Anticamente il paese era indicato con i nomi di Susmano , Sosmano e Submano , toponimi forse derivanti dalla gens Sisimia , nel catasto di Todi del 1322 , era descritto come Castello dei "Ventuno Fuochi" ed era considerato uno delle fortezze a guardia della città di Todi; dotato di una rocca fortificata dipendente dal plebato di Santa Vittorina, appartenne al nobile Colas Jacobelli. Nel 1254 Sismano subì grandi devastazioni ad opera delle milizie della lega guelfa instaurata nel 1251 tra Orvieto, Perugia, Spoleto, Narni e Firenze contro i Ghibellini di Todi.

Il 10 aprile 1607, all'asta dei ceri, il mercante fiorentino Bartolommeo Corsini acquistò il feudo di Sismano per "97.000 scudi". I Corsini, originari di Castelvecchio di Poggibonsi, donarono alla Chiesa un papa, tre cardinali e quattro vescovi, ed altri membri della famiglia furono ambasciatori, ministri, consiglieri imperiali, capitani generali delle truppe pontificie e senatori. Pio Tommaso Corsini , ottavo principe di Sismano, partecipò alla vita politica italiana contribuendo come deputato dell'Assemblea Costituente alla Carta Costituzionale della Repubblica Italiana .